Inizio della scuola: non sempre vietare i videogiochi è la giusta soluzione, ecco perché

Ora che l’inizio della scuola è vicino, vietare i videogiochi ai vostri figli non sempre è la giusta soluzione: ecco perché

L’estate è terminata e per milioni di ragazzi è arrivato il momento di tornare a scuola. Ricominciano i compiti, le interrogazioni, le verifiche e l’impegno deve essere massimo per il giusto livello di istruzione. Ecco perché entrano in gioco i genitori, che devono assicurarsi che i propri figli prendano con serietà l’impegno.

Non vietare i videogiochi ai bambini che vanno a scuola
Vietare i videogiochi non aiuta affatto i bambini – Applebites.it

Una delle maggiori fonti di distrazione, soprattutto negli ultimi anni, è rappresentata dai videogiochi. Che spesso tolgono diverse ore che potrebbero essere dedicate allo studio al tempo libero dei ragazzi. Ma non sempre, a differenza di quanto possiate pensare, togliere i videogiochi ai vostri figli è una buona idea. A rivelarlo è un recente studio.

Togliere i videogiochi ai vostri figli: perché non è una buona idea

Secondo quanto rivelato da un team di esperti, vietare i videogiochi ai vostri figli ora che ricomincia la scuola non è una strategia vincente. Al contrario di quanto potreste pensare, infatti, le console di gioco permettono ai ragazzi di godere di enormi benefici che poi si ripercuotono proprio sull’istruzioni e sulle prestazioni scolastiche.

Non vietare ai bambini di videogiocare
Vietare l’accesso ai videogiochi limita i risultati scolastici: lo studio – Applebites.it

Si parla infatti del game-based learning, un metodo di apprendimento basato proprio sui videogiochi. Il sistema educativo in questione riesce a sfruttare la meglio le qualità positive dei videogiochi per trasmettere la conoscenza agli studenti. Il tutto si basa su tre punti chiave.

Innanzitutto c’è la possibilità di dinamizzare l’educazione, andando a trasformare l’apprendimento in un momento di svago, divertente ed emozionante. C’è poi un aumento di motivazione, considerando che gli studenti diventano protagonisti delle storie e vengono premiati dei loro sforzi con medaglie, vite extra e via dicendo. Infine facilita la pratica, dando la possibilità applicare le conoscenze acquisite senza creare alcuna situazione di pericolo.

Ci sono ovviamente alcuni titoli pensati proprio per sfruttare la meglio questo sistema. Come Dragoncelli Box, Extreme Event, Pacific, Duolingo e Spore. Se ne parla già da tempo. Pensate che nel 2014 lo psicologo Andrew Przybylski pubblicò uno studio sulla rivista Pediatrics stabilendo quante ore i bambini dovessero dedicare ai videogiochi.

Un’ora li rende emotivamente più stabili, mentre per più di tre ore si possono provocare danni allo sviluppo quando si tratta di socializzare. Ecco perché sarebbe meglio bilanciare le cose, così da migliorare l’apprendimento e al tempo stesso portare a benefici di livello sociale ai vostri figli coi videogiochi.

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