Deposito cauzionale per l’affitto: devi avere una somma indietro, ma in pochi lo sanno

Quasi nessuno lo sa ma il proprietario deve restituire all’inquilino, ogni anno, una parte del deposito cauzionale dato per l’affitto.

Secondo la legge ogni anno il proprietario di un immobile deve restituire all’inquilino una parte del deposito cauzionale che gli è stato dato nel momento della stipula del contratto di affitto. In questo articolo vi spieghiamo tutto nei dettagli.

Restituire i soldi del deposito cauzionale
Quanto bisogna restituire del deposito cauzionale? – Applebites.it

Nel momento in cui si firma un contratto di affitto, è prassi che il proprietario chieda un deposito cauzionale. Solitamente il deposito cauzionale corrisponde a una, due o tre mensilità ed è funzionale a due cose:

  • ripagare eventuali danni che l’inquilino può fare dentro l’appartamento;
  • compensare eventuali mesi di affitto qualora l’inquilino decidesse di andarsene all’improvviso senza dare adeguato preavviso.

Solitamente, se l’inquilino non va via e non fa danni, il deposito cauzionale gli viene restituito nel momento in cui lascia l’immobile. Ma c’è una clausola legale che pochi conoscono secondo cui, ogni anno, il proprietario deve corrispondere all’affittuario una certa somma di denaro.

Deposito cauzionale per l’affitto: ecco come funziona

Come anticipato, quando si stipula un contratto di affitto, il proprietario di casa chiede, quasi sempre, un deposito cauzionale per tutelarsi da eventuali brutte sorprese. Ma egli è tenuto per legge a restituire ogni anno una parte di soldi all’inquilino.

Come funziona il deposito cauzionale della casa
Cosa devi sapere sul deposito cauzionale della casa – Applebites.it

Di questi tempi è talmente difficile trovare appartamenti in affitto per lunghi periodi a prezzi umani, che, appena se ne trova uno, non si fa troppa attenzione alle clausole legali. Il mercato degli affitti brevi, infatti, non sta danneggiando solo alberghi e bed&breakfast ma sta creando enormi problemi anche a chi cerca una casa in affitto per periodi lunghi.

I proprietari degli immobili guadagnano molto di più con gli affitti brevi. Di conseguenza difficilmente sono disposti a fare contratti lunghi e, quando li fanno, propongono canoni di affitto altissimi.

Di conseguenza, quando si riesce a trovare un appartamento carino e ad un prezzo ragionevole, ci si affretta a firmare il contratto senza controllare nel dettaglio cosa prevede la legge. Come spiega l’avvocato Barbara Nannerini di Aziende Digitali  la legge prevede che, ogni anno, il proprietario di casa debba restituire una certa quantità di denaro ai suoi inquilini.

Infatti, ogni anno, il deposito cauzionale che l’inquilino versa al proprietario quando firma il contratto d’affitto, matura degli interessi. E questi interessi il proprietario deve darli all’inquilino. Bisogna però fare una distinzione tra contratti di affitto a canone libero, i classici 4+4, e contratti di affitto a canone concordato 3+2.

Infatti nel primo caso il deposito cauzionale matura interessi solo se è specificato nel contratto. Invece nel caso dei contratti di affitto a canone concordato gli interessi annuali sul deposito cauzionale maturano per legge. Ricordiamo infine che, se un inquilino non ha fatto alcun danno durante il periodo di locazione, il proprietario, alla fine del contratto non può trattenere arbitrariamente il deposito cauzionale ma deve restituirglielo.

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